31 marzo 2015

stai

Immagine di Valentina Luberto


Quando tutto ancora nemmeno sa che deve svegliarsi, quando le strade sono così vuote da poter mettere un pensiero in ogni passo, quando dal finestrino del treno muovi tutto stando ferma. Dentro e in fondo a tutte queste cose, ci sei tu. E io, io vorrei davvero saper dire in che modo ci sei, quanto mi fai, ma in tutto questo silenzio, in tutto questo correre muto, resto a guardare come si guardano quelle cose a cui hanno tolto le parole. Come quando la neve cade e su quel letto morbido e bianco, stai.

23 marzo 2015

spazio #b9nny6i7






Il tempo ingoia una canzone che non riesco nemmeno più a cantare. Le note corrono, nonostante la canzone se la prenda comoda. Fuggono e si nascondono dove possono: tra lo spazio soffiato da un batter di ciglia, sui polpastrelli che aderiscono al palmo della mano per non perdersi, nelle spalle così strette da farsi male. La canzone canta, incanta e scandisce un tempo passato che nel presente vomita tutto quello che non riesce a contenere. Butta fuori tutto, lascia dentro niente. E in quel niente, per un istante, soltanto uno, scorre quel tutto. Forse, già via.


10 marzo 2015

Sogni che si lasciano scappare via



Come sono i sogni che si lasciano scappare via? Sono sogni che nascono nel buio e con il buio si confondono. E non sono incubi, sono solo sogni nati per nascondersi, vagabondi delle notti senza sonno e dei giorni persi. Sono possibilità velate da coltri d'esitazione fitte fitte, sorrisi abortiti fuori tempo, mani che si accorgono di possedere un tutto che è già niente. Come sono i sogni che si lasciano scappare via? Sono. Per non essere più nel punto esatto in cui non sono mai stati e non saranno mai. E non sono più. Tutte le volte che non ti accorgi che potresti tenere gli occhi aperti e vedere che quel sogno è così vero che basterebbe soltanto restare. Allora, come sono i sogni che si lasciano scappare via? Sono sogni soli e nella loro solitudine trovano tutte le ragioni per lasciarsi andare.