10 novembre 2013

Non ho sonno!

... mi scuso per lo scarabocchio

«Non ho sonno!» disse, a gran voce, un ciuffetto scompigliato che veniva fuori dalle coperte.
«Se dormo mi perdo il mondo!» ribadì sempre lo stesso ciuffetto insieme a due grandi occhi spalancati.
Dopo la protesta, il silenzio. Il ciuffetto e gli occhi curiosi vennero fuori dalle coperte per vedere cosa stesse accadendo.
«Mamma, perché chiudi gli occhi?»
«Perché se li tengo sempre aperti, mi perdo l’altra parte del mondo».
«E cosa c’è nell’altra parte del mondo?»
«Shhh… ho appena visto un elfo inseguire una nuvola di zucchero filato. Ecco, quasi l’ha quasi raggiunta. Oh, che svelta la farfalla, gliel’ha soffiata sotto il nasone rosso. Lasciami tenere gli occhi chiusi, lasciami sognare. Nei sogni accade quello che nel mondo non sempre può accadere».
«Come fai a vedere tutte quelle cose? Anch’io voglio vederle, proprio come te! Voglio sognare tutto quello che c’è e anche quello che non c’è», il ciuffetto affondava nel cuscino come se volesse scomparire e gli occhietti non sembravano più tanto convinti di voler restare spalancati.
«Se nel mondo dei sogni vuoi viaggiare, allora devi dormire.»
Dormire? Il ciuffetto guardò la mamma con sospetto e, dopo averci pensato un po', chiuse gli occhi, dicendo:«Se proprio devo dormire, dormirò, ma a far bei sogni mai rinuncerò!»


9 novembre 2013

cerchi nell'acqua

Marcela Bolívar



Le impressioni che disegnano il tempo che non c’è  hanno il tratto lieve delle dita che implorano l’acqua di farsi ricordare. I luoghi e gli odori si adagiano sul giaciglio del silenzio e la pelle cerca i segni che sa di non aver lasciato andare. Cicatrici bianche, attese e presenze confuse tra necessità e nostalgia. Malinconie in giorni di nebbia che negano al sole l’accesso all’animo. Impressioni che seguono la vibrazione di un cerchio disegnato nell’acqua. Non troppo vicine, mai così distanti.






"provo a spiegarmi
ma sbaglio tutte le parole
l'acqua mi trascina via"

[Sere d'acqua, Erica Mou