Tutto intorno è bianco, eppure, la neve non c’è.
Tocco quel poco che posso con quel poco che ho.
Una distesa infinita di bianco e solchi profondi, null’altro.
Non più ferita, ma via.
Via ci sono anch’io, almeno un po’, quel tanto che basta per trovare la giusta distanza tra me e un rumore sordo soffocato nell’ovatta.
Quasi silenzio.
In lontananza un fruscio, è solo una lumaca che disegna qualcosa:
la giusta distanza tra l’impressione e il reale.